
a cura di Giacomo Milazzo

Guarda. L’Universo è in grado di parlarti se hai cuore per ascoltarlo.
«Dall’analisi delle rocce, alla ricerca della storia della Terra,
non abbiamo trovato né vestigia di un inizio, né prospettive di una fine»
(James Hutton, geologo)
Ho trovato originale e insolito definire “Appendice” la seconda parte di questo bel libro. Su un totale di circa 300 pagine ce ne sono più di 200 di geologia e sue varie affinità, che seguono le circa 100 di racconto. Sarà mica che invece è il romanzo che funge da appendice al resto? Direi che come nelle note operazioni invertendo l’ordine dei fattori, il risultato non cambia!
Un racconto, quello del giovane protagonista che lavora nella cava di pietra di famiglia, la cui vita si avvia ad incentrarsi intorno a quelle impronte lasciate da chissà quale dinosauro sulla superficie esposta di uno strato calcareo.
Ma per me, per un geologo o anche un semplice appassionato, o un pugliese curioso, il meglio viene dopo, in quell’Appendice che tutto è tranne che supplementare. La domanda iniziale potrebbe essere «ma cos’è uno strato calcareo?».
Un libro che innanzi tutto vuole essere un omaggio alla regione dell’Autore, la Puglia, tanto estesa quanto ricca di geodiversità grazie alla sua lunga storia geologica, da valorizzare e da tutelare. Un volume pregiato che mette a disposizione una vera e propria guida, indispensabile per appassionati così come per addetti ai lavori, nonché per chiunque voglia affrontare un viaggio alla scoperta delle meraviglie che questa nostra bellissima regione offre: ma non la solita offerta di villaggi vacanze su spiagge straordinarie, o alla ricerca del barocco leccese.
Stampato su robusta e preziosa carta patinata è arricchito splendidamente da sostanziosi contributi di geologia, con dozzine di bellissime fotografie a colori, note, schede informative, approfondimenti, e soprattutto di quella geologia che gli esperti definiscono propria delle facies carbonatiche; non possono mancare schemi, disegni, tabelle, tutto a colori, nonché pratici codici QR per approfondire con contenuti video o documentali disponibili sul Web. Insomma ce n’è per tutti, che siano esperti o meno. Ed è con tutto questo che l’Autore ci accompagna in un viaggio affascinante alla scoperta del lato geologico della Puglia, grazie ad un minuzioso lavoro di indagine e ricerca sempre sostenuto da una passione dovuta alla voglia di esplorazione e di scoperta o riscoperta, di particolari sempre diversi nel tempo e nello spazio.
Partendo da una minuziosa descrizione dell’origine della regione l’Autore ci guida nella storia del tempo profondo che ha portato all’attuale assetto geografico e morfologico della Puglia; una storia di piattaforme carbonatiche, di atolli e barriere coralline, di lagune di acque cristalline, isole sabbiose, scarpate e mari profondi, e degli organismi viventi che si sono succeduti nel tempo, compresi i dinosauri che in Puglia, terra dei dinosauri, lasciarono decine di migliaia di impronte in oltre 30 siti, un caso unico al mondo. Alcuni di questi siti contengono così tante impronte, anche di specie diverse, che ci si può fare un’idea abbastanza precisa della quantità di animali e del traffico da loro creato all’epoca.
Un’area del pianeta che, tra 200 e 65 milioni di anni fa, poteva essere tranquillamente confusa con quanto oggi vediamo alle Maldive o alle Bahamas.
I sedimenti che costituirono queste antiche piattaforme carbonatiche, che siano stati fanghi finissimi, sabbie o frammenti dei crolli che avvenivano lungo i loro bordi, costituiscono oggi le rocce che affiorano ovunque, cementatesi e consolidatesi grazie a processi chimico-fisici, dove pressione e temperatura assumono un ruolo fondamentale, e che hanno generato nel tempo un basamento carbonatico che raggiunge i 3000 metri di spessore. Rocce che da millenni hanno fatto da motore ad interessi economici importantissimi attorno al mondo delle piattaforme carbonatiche. Innumerevoli tipi formatesi nel corso del tempo geologico, grazie alla deposizione dei gusci di microscopici organismi o a processi chimico-fisici di precipitazione, hanno rappresentato per l’umanità fonte di materiale utile, per la fabbricazione di utensili così come per la costruzione, che siano pietre appena smussate dei famosi muretti a secco, presenti in moltissime aree rurali della Puglia e non solo, piuttosto che opere d’arte in marmi preziosi.
E dopo averci raccontato il particolare l’Autore dedica un capitolo alla storia geologica dell’antico continente perduto della Grande Adria, dalla sua formazione alla sua frammentazione e scomparsa lasciando oggi la Puglia a sua testimonianza.
È durante questo peregrinare di pezzi di crosta continentale che i dinosauri ebbero modo di trovare accoglienza, tra Giurassico e Cretacico, anche sulle piane tidali e sulle aree costiere e quelle interne già emerse, e che oggi ritroviamo in Puglia: tutto ciò è raccontato in un capitolo dedicato.
Le geomorfologia attuale della regione segue con un altro capitolo specifico, a raccontarci delle forme del paesaggio attuale, quali lame, gravine, grotte, fenomeni di carsismo associato a processi di morfogenesi e orogenesi, che oggi sono tutelate e protette fino ad averci creato dei veri e propri parchi regionali a tema.
Un’ampia e ricchissima sezione è dedicata poi alle relazioni che l’umanità, fin da 150-250.000 anni fa (la cui antica presenza è ad esempio documentata dall’Uomo di Altamura), ha avuto con le rocce, dai megaliti ai menhir d’epoca preistorica, fino a creare una vera e propria fiorente industria lapidea, utilizzata localmente ma anche esportata altrove.
Non potevano infine mancare indicazioni e descrizioni importanti sui moltissimi geositi pugliesi.
Un libro questo, al pari di una delle notissime Guide Geologiche Regionali, edite da oltre 40 anni dalla Società Geologica Italiana, non può mancare alla collezione di geologi ed appassionati, che siano pugliesi o meno.
Indice del libro
- Romanzo
- La genesi della Puglia
- Le piattaforme carbonatiche
- Tipologie di piattaforme carbonatiche
- Le barriere coralline
- Tipologie di barriere coralline
- La barriera corallina marginale – fringing reef
- Barriera corallina isolata – barrier reef
- Barriera corallina ad atollo – atoll
- Antiche barriere
- Piane tidali, lagune, isole sabbiose, scarpate
- I sedimenti diventano rocce
- Interesse economico delle piattaforme carbonatiche
- La Puglia “a spasso” nel tempo geologico
- Adria, il continente perduto
- Dinosauri in Puglia
- Le forme della Puglia attuale
- La Puglia nascosta: doline, valli carsiche, vore, grotte
- Forme superficiali: gravine e lame
- Le coste rocciose
- Le carte geologiche della Puglia
- Geositi di Puglia
- Il MurGEopark
- Puglia: una storia di pietra
- I patrimoni mondiali dell’UNESCO scolpiti nelle pietre di Adria
- Castel del Monte
- I trulli di Alberobello
- I Sassi e il parco delle Chiese Rupestri
- Il Santuario di San Michele Arcangelo
- L’arte dei muretti a secco
- Cattedrali, masserie, castelli
- I megaliti della Puglia: dolmen, menhir, specchie
- Il settore produttivo lapideo
- Un futuro per il settore lapideo
- La musica delle pietre
- Un salto alle Bahamas
Alfredo De Giovanni

Geologo, musicista, scrittore. Responsabile Permitting, Espropri e Geologia di Acquedotto Pugliese, si occupa da oltre 20 anni di pianificazione, progettazione e realizzazione di infrastrutture del Servizio Idrico Integrato con particolare attenzione al potenziamento degli impianti depurativi e al riutilizzo delle acque reflue sia a fini ambientali che irrigui. Cura le valutazioni di impatto ambientale e la progettazione di opere innovative per il rilascio nell’ambiente delle acque depurate attraverso la creazione di eco-filtri e interconnessioni con le reti irrigue della Regione Puglia. Si occupa, inoltre, di dissalazione e ricerche idrogeologiche con esperienze in campo internazionale (Cuba, Giordania, Albania, Libia). Cura articoli su riviste scientifiche e collabora con il Politecnico di Bari – DICAR per ricerche multidisciplinari su Castel del Monte. Scrive romanzi sul territorio, i miti e la storia del sud Italia e libri per ragazzi sulla crisi climatica e i temi della riforestazione urbana. È autore di testi per racconti, podcast e canzoni, scrive romanzi sul territorio, i miti e la storia del sud Italia, tra cui OTTO. L’abisso di Castel del Monte (Gelsorosso, 2018) vincitore del Premio Fortuna nel 2019; Carafa. Il sigillo del Cristo Velato (Gelsorosso, 2020) vincitore del Premio Fortuna e del Premio Terre di Puglia nel 2021; Fatti albero (ERF edizioni, 2022). Come autore di musica e testi firma l’album musicale Anima del Tempo insieme a Floriana Ferrante per l’etichetta Digressione Music nel 2022.
Formazione e distruzione della Grande Adria
Tettonica delle placche dell’Europa negli ultimi 300 milioni di anni
La Puglia come le Bahamas – di Alfredo De Giovanni
Una breve nota dell’Autore sullo spirito del libro
«La parte del romanzo è voluta, non solo perché scrivo thriller storici da un po’ di tempo, ma perché credo che attraverso la narrativa si possa giungere anche a lettori non avvezzi alle tematiche scientifiche. La dimensione dell’immaginario può veicolare curiosità verso la scienza stimolando ogni approfondimento. Nel romanzo vi è il tema della cultura della legalità – a me tanto caro – il dramma dei territori, degli imprenditori abbandonati alla mercé della criminalità, il coraggio che hanno tanti ragazzi italiani a non lasciare la propria regione d’origine per cercare un lavoro, per realizzarsi.
Un romanzo di formazione, sia pure breve, in cui il protagonista deve affermare la sua volontà contro tutto e tutti pur di diventare geologo e scoprire, infine, anche l’amore.
La parte divulgativa è stata, per certi versi, più semplice ma non scontata. Da geologo affrontavo temi noti, ma ho dovuto rimettermi a studiare e, soprattutto, cercare le parole giuste per divulgare la geologia “cucita” sulle pietre di Puglia.»
