a cura di Giacomo Milazzo
Recensione
«’Il mondo è una mia rappresentazione’: ecco una verità valida per ogni essere vivente e pensante, benché l’uomo soltanto possa averne coscienza astratta e riflessa. E quando l’uomo abbia di fatto tale coscienza, lo spirito filosofico è entrato in lui. Allora, egli sa con certezza di non conoscere né il sole né la terra, ma soltanto un occhio che vede un sole, e una mano che sente il contatto d’una terra; egli sa che il mondo circostante non esiste se non come rappresentazione, cioè sempre e soltanto in relazione con un altro essere, con il percipiente, con lui medesimo.» (Arthur Schopenhauer, “Il mondo come volontà e rappresentazione”. 1819)
A meno che la scienza non abbia fatto degli errori davvero madornali, il mondo in cui noi oggi viviamo è un mondo fatto, tra le altre cose, di elettroni, elementi chimici e molecole di acidi nucleici. Il mondo di mille anni fa era un mondo di elettroni ed acidi nucleici? Sì, ma all’epoca non lo sapeva nessuno. Se qualcuno avesse pronunciato la parola elettrone nel Medioevo non avrebbe significato nulla; quanto meno, non ciò che oggi significa. Dobbiamo considerare l’esistenza delle stesse cose oggi ed allora come dipendenti dai nostri concetti, dai nostri dibattiti e dalle nostre negoziazioni: tutto ciò è basato sulle parole, quelle giuste, che esprimono tutto questo, modellando il nostro modo di comprendere il mondo e governando le azioni che ne scaturiscono. Le parole sono importanti. Lo ripeteva, anzi lo urlava, Nanni Moretti, seduto a bordo piscina in Palombella Rossa, fino a farlo diventare praticamente un mantra, una regola di vita. Importanti perché fanno esistere le cose, come incantesimi. Le fanno comprendere, le rendono reali ed utilizzabili, solo nel momento e nel modo in cui le cose sono nominate. Da noi e dagli altri. Lo dicevano Heidegger, Wittgenstein, Pierce e tutti quei filosofi, poeti, scrittori che hanno mostrato come nelle parole e attraverso le parole, avvenga la ricerca e la creazione di noi stessi, degli altri, delle cose, e del mondo.
Un ennesimo libro che tratti della distruzione degli ecosistemi, di ingiustizia climatica e perdita di biodiversità, componenti legate tra loro a minacciare la nostra stessa esistenza? Non è un libro di troppo ma un testo necessario soprattutto perché unico nel suo genere, sia nei contenuti che nella loro narrazione; con dozzine di contributi diversi e da diversi autori. Nonostante si abbia a disposizione oltre un secolo di evidenze scientifiche, con migliaia di scienziati e ricercatori in tutto il mondo che sottoscrivono il consenso scientifico relativo alle cause, il negazionismo climatico e la falsificazione sono ancora supportate ed alimentate continuamente. Ecco perché usare un linguaggio corretto e comprensibile è fondamentale per capire la realtà e poter agire di conseguenza. Che si tratti di crisi climatica, di conflitti ambientali o di economia circolare le insidie di un linguaggio scorretto sono dietro l’angolo. Perché parlare di maltempo se si tratta di eventi estremi? O raccontare come sostenibile un’impresa che fa solo greenwashing? Come si raccontano le sfide del secolo? Come far capire cosa sia l’antropocene, il consumo di suolo, le false soluzioni?
Il libro nasce quindi dall’estensione, dall’arricchimento e dalla trasformazione su carta, di un vero e proprio glossario, pubblicato online sulle pagine del sito di “A Sud”: un insieme estremamente variegato di argomenti e temi ad un tempo diversi e collegati da un unico ombrello: “Le parole giuste per una giusta transizione ecologica”, di consultazione libera, rivolto soprattutto al mondo della comunicazione e dell’informazione, che è stato appositamente pensato per individuare e definire i concetti chiave. Ed il fatto di averlo messo online ne ha permesso di mantenerlo un work in progress, aperto a nuovi contributi.
Il testo è fisicamente diviso in quattro sezioni: crisi climatica, giustizia ambientale, economia circolare ed educazione ecologista: ognuna di queste è arricchita e corredata da due insieme di lemmi, raccolti in sezioni chiamate “Lenti”, nozioni teoriche di inquadramento generale (ad esempio decarbonizzazione o giustizia ambientale) e “Strumenti”, per comprendere invece concetti specifici e tecnicismi (come ad esempio tipping points o consumo di suolo). Ogni sezione è corredata da brevi articoli che contribuiscono ad arricchire i contenuti o, il più delle volte, a focalizzare tematiche condivise a creare un filo conduttore ecologista.
Ma la divisione è, appunto, solo fisica e facoltativa. Potrete leggere il testo saltando anche a caso da un contributo all’altro, scegliendo voi l’ordine delle sezioni, rimandando la lettura o la rilettura dei termini del glossario, o addirittura costruendo un vostro personalissimo percorso tematico.
L’obiettivo è preciso: l’urgenza di contribuire alla diffusione della conoscenza e della consapevolezza sulla crisi ecologica, unica nella storia della Terra per la rapidità con cui il processo si sta svolgendo, e che vede come causa prima scatenante il contributo antropogenico.
Dando forma alla nostra comprensione del mondo le parole perdono qualsiasi neutralità e guidano le scelte operative. Raccontare la crisi climatica ed ecologica con termini accurati e incontrovertibili è fondamentale per costruire una narrazione che sfidi quella dominante e che non si fermi a descrivere la realtà per ciò che è, ma orienti verso un cambiamento radicale. La climatologia ha fatto la sua parte. La scienza non deve legittimare le scelte politiche, perché la tecnologia, sua derivazione, è fonte di potere, ma è indiscutibile che deve fornire i mezzi per supportarle, per guidarle; e la politica al tempo stesso deve innanzitutto fare in modo che il linguaggio scientifico sia reso accessibile alla cittadinanza, sia capito in modo che questa possa sostenere e legittimare le scelte politiche coinvolta in prima persona, affinché le scelte condivise siano sottoposte al vaglio della comunità.
Finché non sarà stato compreso che il problema della transizione ecologica è soprattutto un problema globale e sociale, tutti gli sforzi tesi a farne comprendere la necessità, saranno vanificabili e inascoltati.
Ed ecco che prende forma il vero obiettivo cardine del libro: non solo orientare e informare, ma anche e forse soprattutto ispirare e mobilitare.
Proprio in questi giorni si sta svolgendo l’ennesima COP di UNFCCC, la numero 29, e che, a cominciare dalla scelta della sede ha già suscitato diverse polemiche (per un approfondimento si veda qui). E guarda caso uno dei tanti interventi d’apertura sposa appieno le tesi fondamentali di questo libro.
Le parole rivolte ai partecipanti alla COP29 da parte del Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato del Vaticano, ne amplificano la portata: «Quando si parla di finanziamenti per il clima, è importante ricordare che il debito ecologico e il debito estero sono due facce della stessa medaglia, che ipotecano il futuro». E ancora, ricordando le parole del Papa: «Le nazioni più ricche riconoscano la gravità di tante decisioni prese e stabiliscano di condonare i debiti di Paesi che mai potrebbero ripagarli. Prima che di magnanimità, è una questione di giustizia, aggravata oggi da una nuova forma di iniquità di cui ci siamo resi consapevoli: c’è infatti un vero ‘debito ecologico’, soprattutto tra il Nord e il Sud, connesso a squilibri commerciali con conseguenze in ambito ecologico, come pure all’uso sproporzionato delle risorse naturali compiuto storicamente da alcuni Paesi».
Così come il glossario il testo è il frutto del lavoro collettivo di tante persone e comunità impegnate su più fronti e da più prospettive per la giustizia climatica. Le trovate citate qui in un’apposita sezione, e nel libro sotto ciascun contributo, oltre che raccolte in un indice degli autori e delle autrici alla fine del testo.
Persino l’aspetto grafico multicolore rende quest’opera accattivante ricordando i planner di un tempo, agende cartacee ma non solo, con sezioni policrome per distinguerle l’una dall’altra e richiamare la memoria visuale.
In conclusione una personalissima considerazione. Alcune volte mi sono trovato in completo disaccordo con quanto veniva narrato o proposto, altre volte ho trovato piuttosto generiche e utopiche le posizioni espresse ma, ogni volta ed ogni singola pagina, hanno contribuito al generarsi di nuove considerazioni, hanno creato gli spunti giusti per considerazioni da diversi punti di vista da confrontare con i propri; ogni volta, in definitiva, la ragione è stata appagata dalla costruzione e non dalla contrapposizione.
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Il testo è stato realizzato nell’ambito delle iniziative a supporto dell’attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, ed ha ricevuto il sostegno del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
A Sud è un’organizzazione indipendente che da più di vent’anni lavora nel campo della giustizia ambientale e climatica. La mission di A Sud è formare e informare sulle questioni ecologiche e le loro implicazioni sociali, economiche e politiche; indagare le cause delle crisi ambientali, denunciarne i responsabili, costruire strumenti per le comunità locali, difendere i diritti umani. A Sud a curato e partetecipato alla redazione di questo libro che vede molti dei suoi come autori ed autrici, e che hanno collaborato con figure professionali di vario genere esterne all’organizzazione.
Di seguito riporto l’elenco completo.
Acción Ecológica – ONG, Ecuador
Addazi Giulia – Insegnante, linguista e formatrice
Arienti Giorgio – Direttore Generale, Erion WEEE
Armiero Marco – Storico dell’ambiente, ICREA/UAB
Associazione per la Decrescita
Bernardini Alessandro – Educatore e formatore, A Sud
Bonato Danilo – Direttore Generale, Erion Compliance Organization
Carducci Michele – Docente di Diritto costituzionale comparato e climatico, Università del Salento
Cavallini Annalisa – Area ricerca, A Sud
Cervino Marco – Fisico dell’atmosfera, ISAC-CNR
Coltré Alessandro – Giornalista, A Sud
Cotugno Ferdinando – Scrittore e giornalista ambientale
De Marco Irene – Communication Officer, A Sud
De Rosa Salvatore – Ricercatore in Ecologia Politica, Università di Copenaghen
De Santis Alessandra – Esperta di circolarità, coordinatrice EconomiaCircolare.com
Di Pierri Marica – Giornalista e ricercatrice
Di Stefano Daniele – Giornalista, EconomiaCircolare.com
Dockerty Giulia – Psicologa e ricercatrice
Fargnoli Lorenzo – Giornalista freelance
Ferretti Jessica – Educatrice e formatrice, A Sud
Gainsforth Sarah – Giornalista e scrittrice
Garelli Filippo – Dottorando in Diritto pubblico, comparato e internazionale, Università La Sapienza di Roma
Greco Laura – Antropologa, presidente A Sud
Greyl Lucie – Antropologa, presidente CDCA
Iannacone Chiara – Giornalista, EconomiaCircolare.com
Indiano Carlotta – Giornalista d’inchiesta IRPI, Osservatorio ENI A Sud
Innocenti Matteo – Neuropsicologo, Italian Climate Change Anxiety Association
Lobello Elio – Progettista sociale, A Sud
Lovato Marta – Responsabile sostenibilità Santarcangelo Festival, Programma Cultura Sostenibile A Sud
Lupoli Raffaele – Giornalista, direttore EconomiaCircolare.com
Mangia Cristina – Ricercatrice, ISAC/CNR
Manni Lorenzo – Geologo e geotecnico
Marano Maria – Esperta di Diritto ambientale, A Sud
Marcellini Nicole – Educatrice e formatrice, A Sud
Martone Francesco – Attivista e difensore dei diritti umani e della natura
Mercalli Luca – Climatologo e divulgatore scientifico, presidente Società Meteorologica Italiana
Mercogliano Paola – Climatologa e ricercatrice, CMCC
Moccagatta Vittoria – EconomiaCircolare.com
Morniroli Andrea – Co-coordinatore, Forum Disuguaglianze Diversità
Nur Rahma – Scrittrice e insegnante
Palmisano Letizia – Giornalista e comunicatrice ambientale
Pergolizzi Antonio – Giornalista e analista ambientale
Proserpio Carlo – Esperto di LCA e docente di Design, Politecnico di Milano
Renzi Valerio – Giornalista, Fanpage.it, Rete Stop Biocidio
Sandal Massimo – Scrittore e giornalista scientifico
Santucci Silvia – Giornalista, EconomiaCircolare.com
S.CO.S.S.E.- Soluzioni Comunicative Studi Servizi Editoriali
Splash* – Collettivo di lavoro im/materiale
Sposato Paola – Ricercatrice, ENEA
Terra! – Onlus
Tisci Alessia – Area ricerca, A Sud
Turco Andrea – Giornalista ambientale, EconomiCircolare.com, Osservatorio ENI A Sud
Vallauri Ugo – Cofondatore e responsabile policy, The Restart Project
Vegni Sara – Advocacy officer, A Sud
Nel breve video l’intervista ad uno degli autori e membro di “A Sud”.
Un recente articolo de “Il Manifesto”
di Marinella Correggia. 7 novembre 2024
Elenco attuale dei lemmi trattati
Adattamento
Antispecismo
Antropocene
Apartheid climatico
Apprendimento esperienziale
Attribution Science
Biocarburanti
Biocidio
Biodiversity Offsets
Biomateriali
Capitalocene
Carbon Budget
Carbon markets
CCS – Cattura e Sequestro del Carbonio
Citizen Science
Climate litigation
Colonialismo climatico
Compensazioni (Carbon offsetting)
Comunità educante
Comunità energetiche
Conflitto ambientale
Consumo di suolo
Convenzione di Aarhus
Conversione ecologica
Cultura Sostenibile
Decarbonizzazione Decrescita
Diritto alla riparazione
Diritto umano al clima
Disastro ambientale
Ecoansia
Ecodesign
Ecoenergie (energie rinnovabili)
Ecologia Politica
Ecomafia
Economia Circolare
Ecoreato
Ecotransfemminismo
Educazione depositaria
Educazione ecologista
Efficienza energetica
Epidemiologia ambientale
EPR – Responsabilità estesa del produttore
Estrattivismo
Fair Share
False soluzioni
Finanza climatica
Gentrificazione
Gerarchia dei rifiuti
Giustizia ambientale
Giustizia climatica
Governance climatica
Greenwashing
Hot Spot Climatico
Innovazione sociale
Inquinanti atmosferici
Intersezionalità
IPCC – Intergovernamental Panel on Climate Change
Isola di calore
Land Grabbing
Life Cycle Thinking
Loss & Damage
LULU – Locally Unwanted Land Use
MAPA – Most Affected People and Areas
Matrice ambientale
Migrazioni ambientali
Migrazioni climatiche
Miniere urbane
Mitigazione
Monitoraggio Ambientale Partecipato
Negazionismo climatico
Neocolonialismo
NIMBY – Not In My Back Yard
NOPE – Not On Planet Earth
Obsolescenza programmata
Open Science
Outdoor Education
Patti Educativi di Comunità
Post-estrattivismo
Povertà educativa
Preparedness (preparazione ai disastri)
Principio delle responsabilità comuni ma differenziate
RAEE – Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche
Redd+ – Reduction of Emissions from Deforestation and Degradation
Reverse logistic
Riciclo
Riduzione
Riuso
SAD – Sussidi Ambientalmente Dannosi
Sicurezza Alimentare
Simbiosi industriale
SIN – Siti d’Interesse Nazionale
SNPA — Sistema nazionale per la protezione ambientale
Sovranità alimentare
Specismo
Terre rare
Tipping Points
Transculturalità
UNFCCC
Upcycling
Water grabbing